PISTOIA NON MERITA LA LIBRERIA BABA JAGA

La mia città non merita la mia libreria. La mia città si merita di sprofondare ancora di più nella ignoranza e nel perbenismo, nel provincialismo e nell’indifferenza ipocrita nascosta fra le pieghe di istituzioni, enti, circoli, lobby, gruppi, società anonime a delinquere… e quant’altro e di più ancora. Di meno, la mia città, ha soltanto una cosa: nessuno la conosce, nessuno sa dove si trova, le sue coordinate geografiche sono ignote ai più. E’ quello che si merita, meglio così. Se ci facciamo conoscere, ogni tanto, è soltanto per le cose più infime. Come gli ultimi avvenimenti. Avvenimenti che non credo proprio abbiano scusanti, neppure fra le istituzioni, e, lo dico senza mezzi termini, neppure fra i genitori. Genitori disattenti, indifferenti, presi dall’apparire, dal viaggiare, dall’essere al passo con i tempi… mentre il loro tempo scorre e quello dei loro figli fugge.
Non venite nella mia città, fuggite se vi ci trovate a passare… datemi retta!!!
Ah… dimenticavo, la mia città si chiama… Pistoia. Non sapete dov’è??? Meglio per voi!

Pagine

Post più popolari

domenica 12 febbraio 2012

LE MAMME DI PISTOIA

Baba Jaga si è trasferita da Novembre in C.so Gramsci... sia per motivi economici che per motivi culturali. Anzi, di mancanza di cultura della nostra città. Una sola, unica libreria per bambini in una città... vuota! Vuota la città, va bene, questa è Pistoia, che si rifugia nei centri commerciali, vuota perché lo sono le tasche, comprensibilissimo, vuota perché nevica nelle altre città e per solidarietà non si esce... vuota perché non sa riempirsi di se stessa... vuota perché i pistoiesi sono attratti come falene alle lampadine come falene, dove poi, rimangono spiaccicate, dall'apparenza acchiappacitrulli delle catene editoriali, la cui cultura è più che altro culto del denaro, che i citrulli spendono in gadget e affini... FANNO BENE!!! E' COSI' CHE SI FA... AVANTI TUTTA, PISTOIESI... CONTINUATE COSI' CHE ARRIVATE PRIMI... CIAO MAMMA.... SON CONTENTO DI ESSERE ARRIVATO UNO. 
L'avete voluta la bicicletta? E pedalate! 
Le discese ardite e le risalite, su nel cielo aperto... e poi giù il deserto... con un grande salto... e poi ancora in alto... con un grande salto... NON FANNO PER VOI.
Lasciate perdere, è meglio. Portate i vostri pargoli a fare merendina dopo la scuola... che vi vedo... rimpinzateli come salsicce, rimpinzateli di porcherie dentro e fuori... che sono ridicoli per come vanno abbigliati.... nani e gnomi che imitano piccoli uomini destinati a piccole cose, barbi e kitty, piccole donnucole di domani, a vostra immagine e somiglianza, mamme separate, divorziate, dimenticate dai vostri principi azzurri e ora alla ricerca di un ricco rospo da baciare ad occhi chiusi, mamme che sembrano nonne mascherate da mamme, o mamme travestite da sorelle maggiori, se non minori. Minorate, senz'altro! E non parlatemi della crisi.... cazzo! Se non comprate libri è perché pensate che leggere invecchi, che far leggere i vostri figli li renda troppo intelligenti per sopportarvi. FATE BENE!!! SPENDETE LA STESSA CIFRA CHE COSTA UN LIBRO, NELLA MERENDINA QUOTIDIANA, CHE ANCHE VOI NON DISPREZZATE... MAGARI FINGENDO DI SPILLUZZICARE GLI AVANZI DEI FIGLI, SATOLLI DI CIBO E DI VOI! VI VEDO... VI GUARDO... VI COMPATISCO... E SOMMERSA DAI MIEI LIBRI, DALLE MIE FIABE, DALLA MIA INFANZIA FELICE, MI SENTO TROPPO RICCA, E VORREI LASCIARVI CADERE UN'ELEMOSINA NELL'ANIMA... MI ACCONTENTO DI FARVI UNO SCONTO, QUANDO SIETE COSTRETTE A FARE UN REGALO AGLI AMICHETTI/E DEI VOSTRI FIGLI, CHE FESTEGGIANO IL COMPLEANNO... E CERCATE DISPERATAMENTE DI SPENDERE MENO CHE POTETE, INFATTI AVETE SCELTO UN LIBRO APPOSTA, MA CHE PRETENDETE ANCHE DI FARE BELLA FIGURA, CHE, SECONDO VOI, PER UN LIBRO, ALMENO CI VUOLE UN QUALCOSA CHE LO RENDA DIVERSO... DA FUORI... MAGARI SE AL POSTO DELLA COPERTINA CI FOSSE UN PIUMONE...  CHE SO... TANTO PER NASCONDERE QUELLE COSE CHE... COME SI CHIAMANO... PAGINE... E QUEI BRUTTI SEGNI, QUEGLI SCARABOCCHI... SI', INSOMMA... LE PAROLE, LE FRASI, I PERIODI... LE ERE... IL TEMPO... L'ETERNITA'.... LA VITA... AH.... POVERA ME... SPERIAMO CHE A MIO FIGLIO/A, PER IL SUO COMPLEANNO (PER IL QUALE SPENDETE UNA CIFRA ESAGERATA IN CIBARIE E BEVANDE) NON REGALINO UNO DI QUESTI COSI... CHE POI NON SO DOVE METTERLO, IN CASA... FA POLVERE E... MA CHE SCEMA, LO RICICLO... C'E' LA FIGLIA DELLA TALE, QUELLA BRUTTINA, A CUI PIACCIONO TANTO QUESTI AGGEGGI... SI'... QUESTI  LIBRI...

venerdì 29 gennaio 2010

VIETATO L'INGRESSO A CHI NON SA SCODINZOLARE NE' FARE LE FUSA

Poestrocchia

Una notte uggiosa

ma del buio

per niente paurosa,

una poesia piccina picciò

fuggì dalla casa della prosa

e a tutte le porte bussò,

prima piano

e poi più forte.

Nessuno apriva

che ognuno sognava

e magari rideva forte

o forse piangeva piano

Tu dormivi senza sogni

che tutti li avevi mangiati

nel latte del giorno inzuppati.

Annoiato e un po’ svegliato

ecco alla tua porta bussare

chi fa un verso

e poi un altro ripetuto.

Non è un belare, beh,

chi lo sa?

forse un cane

che non sa miagolare

o un leone che non sa nitrire!

Magari una rana c’è proprio qua

qua qua

o forse un papero buh buh…

buhhh…chissà.

Forse il babbo che sorride

e fa rumore

o la mamma che dorme

e sogna di cantare.

Di chi sarà quel verso

che nessuno vuole

e che non sa più dove andare?

Povera piccola poesia,

che aspetti ad aprirla

e farle compagnia?

Oh… ma che succede?

Dalla finestra era già entrata

la piccola sbadata,

che senza bussare

nei tuoi sogni è già entrata.

E’ lì che ti aspetta

per farti il verso,

e magari, chissà,

forse sarà quello giusto!